Angelo Luswergh 1793-1858

di Enrico Branchesi e Claudio Gioacchini

Famiglia con origini bavaresi, Angelo Luswergh nacque a Roma nel 1793, dove impiantò uno stabilimento fotografico, in via del teatro Valle, che gestiva insieme al figlio Giacomo.

Angelo all’età di 19 anni entrò a far parte della grande armata napoleonica, partecipando alla campagna di Russia del 1812-1813; reduce di guerra venne decorato con la medaglia di Sainte Hélène, riconoscimento per aver fatto parte dell’esercito di Napoleone.

Si arruolò quindi nei Pompieri pontifici, arrivando fino al grado di tenente; qui si distinse per le sue spiccate capacità come quella di “macchinista” ovvero costruttore di strumenti scientifici, attività che svolse anche per l’Accademia dei Lincei e l’Università della Sapienza. Per conto dell’Osservatorio del Campidoglio costruì un macchina parallattica; lo stesso Pio IX rimase ammirato da tale magnificenza e innovazione.

Il 26 luglio 1829 il Comandante del corpo Pompieri di Roma, Giuseppe Origo, volle dare dimostrazione della resistenza al fuoco di abiti incombustibili, risultato di una ricerca da lui effettuata. I protagonisti della prova furono proprio Angelo Luswergh ed il vigile Domenico Marcelli che, indossando tali abiti,  riuscirono a passare più di dieci volte, per la durata di oltre quindici minuti, attraverso un corridoio incendiato alto due metri, appositamente costruito con materiali ignifughi; l’evento si svolse nella cornice dell’Anfiteatro Corea (così veniva chiamato all’epoca l’antico Mausoleo di Augusto).

Nel 1839 si ha notizia di elogi rivolti al tenente dei Pompieri per la costruzione di macchine idrauliche di notevole fattura particolarmente adatte agli incendi ed altri lavori del genere.

1) Pompa idraulica dell’epoca firmata da Giacomo Luswergh, figlio di Angelo. – 2) La stessa pompa in perfette condizioni arrivata fino ai nostri giorni. – 3) Placca stampata con la firma del costruttore.

Angelo Luswergh morì a Roma nel 1858 e le sue ceneri riposano nel cimitero monumentale della Capitale, nella antica area riservata ai vigili del fuoco di Roma ” il Pincetto”

Da i quaderni del gruppo storico dei romanisti

Niccolò Del Re – 2004

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Author: enri